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“Appena fu costruita l’hanno chiamata subito la “Provincia Giardino”.
Il titolo è lusinghiero e non è certamente immeritato.”
“L’illustrazione italiana di G. Bagaini 1927”
VARESE, città giardino
Capoluogo di Provincia dal 1927, Varese si trova nella parte nord-
Varese Città Giardino è l’appellativo che descrive perfettamente il connubio tra arte e natura che, da diversi secoli, caratterizza l’anima della città.
Agli inizi del Novecento, con il “fiorire” sul territorio di ville e alberghi famosi in stile Liberty, il genio imprenditoriale si unì a quello artistico, incastonandosi in un paesaggio armonioso ed emozionante.
Il Gruppo Bosino, nei suoi canti esalta le bellezze di Varese paragonandolo ad un vero e proprio Paradiso.
[…] Sont scià in d’on sît ca’l paar on Paradiss
in mezz a r’aria fina, ar verd, ai fioor;
cor lagh ca spéggia i mont senza fa on sfriis;
in mèzz a tanta grazia d’or Signoor,
in dôgh’è pan, salut, paas e ligrìa
e mi moeuvas da chi? M’insoeugni mia! […]
“Or mè paées l’è ‘n Paradiis di G. Talamoni, musica di E. Sciorilli »
PALAZZO ESTENSE, gioiello tra i prati e i fiori
Senza allontanarsi troppo dal Centro, un passaggio obbligato è Palazzo Estense, che fu sede del Duca Francesco III e che è attualmente il Municipio di Varese. In stile Barocco, ricorda in maniera molto approssimata la Reggia di Versailles. Al suo interno vi sono i magnifici Giardini Estensi, con una grande fontana. E' sicuramente un luogo che consente ai varesini di rilassarsi e riposarsi, ed è quasi strano a credersi che nel pieno centro città vi sia un così enorme parco immerso nel verde.
[…] Viva la giovinezza
in mezz ai camp fioor,
che porta l’allégrèzza,
che porta l’allégrèzza.
Viva la giovinezza
in mezz ai camp in fioor,
viva la ténèrezza,
viva chi fà l’amour!
“Ersilia, parole musica di Ignoto”
SACRO MONTE, cornice di Varese
Dal Parco naturale del "Campo dei Fiori" si possono gustare bellissimi scorci del Sacro Monte.
Il Sacro Monte di Varese, con le sue 14 Cappelle che si snodano lungo un acciotolato di circa 2 km è indubbiamente il più affascinante itinerario mariano al mondo.
Si crede che sulla via che porta al Sacro Monte siano passati, in circa 300 anni, 60 milioni di pellegrini. Tra questi pellegrini, nel 1984 è arrivato a Santa Maria del Monte, Papa Giovanni Paolo II, che il Gruppo Folk Bosino ha avuto l’onore d’incontrare.
La Girometta per i Varesini rimane il vero simbolo del Sacro Monte, porta fortuna acquistato e benedetto al Santuario dopo il pellegrinaggio.
I Bosini tengono con cura questo piccolo fantoccio piumato di pane azzimo ed il Gruppo racconta nel canto “Ra canzoun drâ “Girométta” quello che accadeva tra le bancarelle del Sacro Monte.
[…]Comprarémm, comprarémm su ‘na banchétta
pomm, naranz, surbètt, bombon,
duu bellée, duu bellée, ‘na quaj trombétta
e, par métt sora al ciffon,
‘na maistaa do ra Madonna,
on ciarin e ona coronna;
poeu ‘na bèlla, poeu ‘na bèlla “Girométta”
da logà sora al camin;
ona bèlla, ona bèlla “Girométta”
ricamâa propri da fin
e con dèntar dô bej pénn
da fugá tucc i stranzénn. […]
“Ra canzon drâ “Girométta”
di G. Talamoni , musica di E. Lombardi)”
IL LAGO, lo specchio dei monti
Conosciuto per la sua inconfondibile forma a scarpa il Lago di Varese, bagna in tutto nove comuni: Varese, Azzate, Bardello, Biandronno, Bodio Lomnago, Buguggiate, Galliate Lombardo, Cazzago Brabbia e Gavirate.
Il lago di Varese è situato ai piedi delle Prealpi Varesine ad un'altitudine di 238 m s.l.m.; ha una profondità media di 11 m e massima di 26, mentre la superficie è di 14,95 km2.
La piccola isola del comune di Biandronno è probabilmente il sito di maggior interesse del Lago di Varese. Nel 1863 sono stati trovati resti di civiltà delle palafitte, ora conservati al Museo Ponti, sull'isola stessa
Insieme ai laghi Maggiore, di Comabbio, di Lugano, di Ganna, di Ghirla e di Monate fa parte dei cosiddetti Sette Laghi della provincia di Varese.
[…]Dai finester se ved el mont Rosa
i Tre Cros, la Madonna del Mont
quanto argent in del lag a la sera
quanto róss in del tramont.[…]
“La casetta a la Bellavista
di N. Cimasoni, musica di E. Lombardi”
LA MOTTA, Sant’Antonio del porcello
Sempre nel centro della città, merita una visita la Chiesa di Sant'Antonio, situata nell'antica Piazza della Motta dove sin dall'anno 1000 si teneva il mercato. Caratteristica in questa piazza è la festa di Sant'Antonio che viene effettuata ogni anno il 17 gennaio con un grande falò e con le tipiche bancarelle ricche di dolciumi, salumi e leccornie di vario tipo. Il Gruppo Folkloristico Bosino, da tantissimi anni è presente alla Festa di Sant’Antonio per accendere il falò con tutte le autorità e per cantare la canzone “Petizion a Sant’Antoni” come augurio per tutte le ragazze di trovare l’amore.
Sant’Antoni d’or porscell,
famm trovà anca mì quell
che ma portara a l’altar,
on bell spos, propri trequal. […]
Sant’Antoni generos
ha trovà anca mì ‘l spos
seri, onest e anca bell
e par gionta al gà on quai ghell.
Ta ringrazi e fò promessa
da sentì sempar ra Messa
e da difend ra tradizion
dor falò, i pesitt e i nost canzon.
“Petizion a Sant’Antoni di G. Broggi, musica di L. Luoni”
MADONNINA IN PRATO, 1600 a due passi dal centro
Raggiungendo i centri periferici, si possono scoprire cose molto affascinanti e forse inaspettate.
Essa è una tra le più antiche Chiese cittadine ed una delle più conosciute; si trova in località Biumo Inferiore ed è facilmente raggiungibile a piedi. Fu eretta alla fine del 1600 e al suo interno si trovano bellissimi ed interessanti dipinti.
Questo incantevole luogo è stato scena di numerosi incontri amorosi, che i Bosini descrivono nella canzone dedicata alla “Madonnina in Praa”.
Tutt i sir, dopo scéna, duu morös
sa incontran sui banchétt dra Madonnina,
lée l’è bionda cont on faccin mostös
giovin bèlla e la sa ciama Nina.
A r’ombria di omanuni sa ridisan
qui solit parolètt d’on cèrt savor
inconfondibil, e tutt duu sa giuran
per tutt la vita un étèrno amor.[…]
“‘Na roeuda ca gira di Carmen Broggi,
musica di E. Lombardi”